Libera il tuo potenziale: sei già la guida che tuo figlio merita
LEZIONE 3
Ciao e benvenuta/o
nelle ultime lezioni ci siamo presi il tempo di riconoscere le nostre paure e di liberarci dalle aspettative che non ci appartengono. Abbiamo iniziato a smontare quei blocchi che ci fanno sentire "non abbastanza". Oggi, però, voglio che guardiamo oltre.
Non parliamo più di cosa lasciare andare, ma di cosa costruire.
Hai mai pensato che tutto ciò che tuo figlio cerca in te, tutto ciò di cui ha davvero bisogno, è già dentro di te? Anche quando senti di non sapere cosa fare o temi di non essere pronto, il potenziale per essere la guida straordinaria che tuo figlio merita è già parte di te. Ora, è il momento di liberarlo.
La potenza nascosta nella vulnerabilità
Spesso associamo la parola "potenziale" a qualcosa di grandioso, quasi irraggiungibile. Pensiamo che significhi essere perfetti, sicuri, senza mai dubbi. Ma la realtà è diversa. Il tuo vero potenziale come genitore si nasconde proprio in quei momenti in cui ti senti vulnerabile.
Voglio che consideri questo: la vulnerabilità non è debolezza. È il coraggio di mostrarti per quello che sei, di essere autentico con tuo figlio, di scegliere di essere presente anche quando non hai tutte le risposte. Tuo figlio non ha bisogno di un genitore "perfetto". Ha bisogno di te. Di quello che sei, con le tue imperfezioni e il tuo cuore aperto.
La scienza del tuo potenziale
Per liberare il tuo potenziale, dobbiamo ancora una volta guardare al nostro cervello. Se sei nel gruppo Facebook roots4life sai che dò molto spazio alla conoscenza dei meccanismi del nostro cervello e del perché è importante per noi comprenderli. E questa volta, non parliamo solo dell’amigdala o della corteccia prefrontale, ma di un processo ancora più profondo: la neuroplasticità.
La neuroplasticità è la capacità del nostro cervello di cambiare, di creare nuove connessioni in risposta alle esperienze e alle sfide. Questo significa che, anche quando ti senti bloccato o incapace, il tuo cervello è pronto a imparare, a crescere, a sviluppare nuove risorse.
Ogni volta che affronti una difficoltà con consapevolezza, stai "allenando" il tuo cervello.
Ogni volta che scegli di agire con amore e presenza, stai creando nuove connessioni che rafforzano la tua capacità di essere la guida che tuo figlio merita.
In altre parole, il tuo potenziale non è statico. È qualcosa che puoi espandere, un passo alla volta.
Una storia: Giulia e la scoperta del suo potenziale
Giulia è una mamma che, come tante, si sentiva inadeguata. "Non sono una persona paziente," mi disse una volta. "Quando mio figlio ha una crisi, ho paura di non saper gestire le sue emozioni e di peggiorare la situazione."
Si giudicava duramente, convinta di non avere le qualità necessarie per essere il supporto di cui suo figlio aveva bisogno. Ma c’era qualcosa che non vedeva: lei c’era sempre.
Anche quando si sentiva frustrata. Anche quando non sapeva cosa dire. Non si allontanava mai. Restava lì, accanto a suo figlio. E questo, da solo, era già un atto di amore enorme.
Durante le nostre sessioni, abbiamo lavorato su questo. Invece di focalizzarsi su cosa credeva di non saper fare, ha iniziato a chiedersi:
"Come posso essere presente per lui in questo momento?"
Ogni volta che suo figlio viveva un momento difficile, invece di forzarsi a “risolvere” la situazione, si fermava e si concentrava solo su una cosa: esserci.
Con il tempo, ha capito che la pazienza non è qualcosa che si ha o non si ha. È una conseguenza della presenza. Più era presente, meno si sentiva sopraffatta. Più accettava di non dover avere sempre la risposta giusta, più trovava il modo di stare accanto a suo figlio con serenità.
E così, quella che pensava fosse la sua più grande debolezza è diventata la sua più grande forza. Non aveva bisogno di essere perfetta. Doveva solo essere lì.
Esercizio pratico: Scopri il tuo superpotere
Oggi voglio che dedichi qualche minuto a riflettere su una qualità unica che ti rende speciale come genitore. Non sottovalutarti: tutti noi abbiamo un "superpotere," anche se a volte non lo vediamo.
Chiediti: Qual è una cosa che faccio naturalmente bene per mio figlio?
Può essere la tua capacità di ascoltarlo, la tua empatia, la tua creatività, o anche solo il fatto di esserci sempre, nonostante tutto.
Chiedi a qualcuno di fidato: Se fai fatica a vedere il tuo potenziale, chiedi a qualcuno vicino a te: "Cosa pensi che io faccia bene come genitore?" Potresti scoprire qualcosa che non avevi mai notato.
Scrivi il tuo "superpotere" su un foglio: Fai spazio a questa consapevolezza. Scrivilo e tienilo vicino a te, come promemoria del tuo valore.
Secondo esercizio: Agisci dal tuo potenziale
Domani, prova a mettere in pratica il tuo "superpotere" in una situazione reale. Ad esempio:
Se il tuo superpotere è l’empatia, siediti accanto a tuo figlio quando è turbato e ascoltalo, senza cercare di risolvere tutto.
Se è la creatività, inventa un gioco insieme a lui per trasformare un momento difficile in un momento di connessione.
Annota cosa accade. Come ti senti? Come risponde tuo figlio? Ogni piccolo passo è un’opportunità per crescere.
➜ Gli esercizi completi della lezione li troverai sul workbook
Un messaggio per te!
Il tuo potenziale non è qualcosa che devi trovare all’esterno. È già dentro di te, pronto a emergere quando scegli di essere presente, quando ascolti il tuo cuore e quando credi in quello che sei. Non c’è bisogno di essere perfetti: tuo figlio non cerca un genitore che non sbaglia mai. Cerca te, con tutto ciò che sei.
Una sfida per te
Condividi nella chat della masterclass il tuo "superpotere." Qual è quella qualità unica che senti di avere come genitore? Voglio celebrarla con te, perché è un dono straordinario per tuo figlio e per il mondo.
Accenno alla prossima lezione
Nel prossimo passo del nostro percorso, esploreremo come usare questo potenziale per creare momenti di connessione profonda con tuo figlio, anche nei momenti di difficoltà. Perché il tuo potenziale è il ponte che rafforza il legame tra voi.
Il tuo viaggio come genitore non è una ricerca di qualcosa che non hai. È la scoperta e la valorizzazione di ciò che hai sempre avuto. Sei abbastanza. Sei importante. E ogni giorno, scegliendo di essere presente, stai facendo una differenza che va oltre ciò che puoi immaginare.
A presto,
carlo