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Oggi voglio parlarvi di un aspetto che spesso passa in secondo piano, ma che ha un impatto profondo sull’equilibrio familiare: il ruolo dei fratelli di un bambino con trisomia 21. Crescere accanto a un fratello con bisogni speciali è un’esperienza unica, fatta di legami fortissimi, ma anche di emozioni complesse, che a volte restano inespresse.
Spesso i fratelli non parlano delle loro difficoltà, non perché non le sentano, ma perché non vogliono aggiungere peso sulle spalle dei genitori. Possono provare gelosia, senso di colpa, responsabilità o il bisogno di spazio, e se queste emozioni non trovano un posto sicuro in cui essere accolte, rischiano di trasformarsi in frustrazione o distanza.
In questa newsletter esploreremo come riconoscere questi squilibri, quali strategie possono aiutare a creare un ambiente più armonioso e come favorire relazioni fraterne sane, in cui tutti i figli si sentano visti, ascoltati e valorizzati.
Quando un bambino con Trisomia 21 entra in famiglia
Se siete qui, sapete già che l’arrivo di un bambino con Trisomia 21 cambia gli equilibri della famiglia. Non è solo una questione di gestione quotidiana: è un percorso che coinvolge tutti i membri, dai genitori ai fratelli, e porta con sé sfide, momenti difficili ma anche una crescita straordinaria. L’amore e la connessione che si creano sono qualcosa di unico, ma vanno coltivati con attenzione. Il rischio, altrimenti, è che le relazioni fraterne diventino sbilanciate, i genitori si sentano sopraffatti e l’ambiente familiare perda il suo equilibrio. Molto spesso le domande più frequenti che ci facciamo sono:
Come possiamo trovare la giusta armonia?
Come evitare che il nostro bambino diventi il fulcro di tutto, senza creare tensioni tra i fratelli?
Come fare per farli crescere insieme in modo sano?
Ok, proviamo a parlarne!
1. L'importanza di riconoscere il vissuto emotivo dei fratelli
I fratelli di un bambino con T21 vivono un’esperienza particolare. Crescono in una realtà dove la diversità è la norma, dove a volte devono adattarsi più di altri bambini, e dove il loro ruolo può oscillare tra alleato, protettore e, in alcuni casi, spettatore silenzioso.
🔹 Gelosia e senso di esclusione - Non è raro che i fratelli provino gelosia. Vedono che il bambino con T21 riceve attenzioni speciali e, anche se capiscono razionalmente il perché, emotivamente possono sentirsi meno importanti, soprattutto se tra i due ci sono pochi ani di differenza. A volte, questo si traduce in richieste di attenzione più forti o in atteggiamenti provocatori.
🔹 Senso di colpa - Molti fratelli sviluppano un senso di colpa per il solo fatto di poter fare cose che il fratello con T21 non riesce a fare con la stessa facilità. Questo può portarli a limitarsi, a sentirsi in dovere di "compensare" o a reprimere il proprio bisogno di indipendenza.
🔹 Pressione e responsabilità - Se in famiglia manca un equilibrio chiaro nei ruoli, i fratelli possono percepire un carico di responsabilità eccessivo. Alcuni sentono di dover "proteggere" il fratello con T21 in ogni situazione, altri avvertono aspettative troppo alte rispetto al loro contributo alla famiglia.
Come aiutarli a gestire queste emozioni?
✔ Validare i loro sentimenti – Dire ai fratelli che è normale provare gelosia, frustrazione o stanchezza è il primo passo. Farli sentire capiti e non giudicati aiuta a prevenire il senso di colpa.
✔ Dedicare momenti esclusivi – Avere del tempo da soli con ciascun figlio permette di mantenere il legame forte e di ricordargli che è importante per quello che è, non solo per il suo ruolo in famiglia.
✔ Creare spazi di comunicazione – A volte i fratelli non parlano delle loro difficoltà perché non vogliono aggiungere peso ai genitori. Fare domande aperte e ascoltare senza interrompere può aiutarli ad aprirsi.
Ecco due esempi di domande aperte:
A volte ho l’impressione che cerchi di non dire certe cose per non aggiungere peso su di noi. Ti capita mai? Se sì, sappi che puoi dirmelo, davvero
Ti sei mai sentito messo da parte ma hai preferito non dirlo per non farci preoccupare? Se sì, mi piacerebbe capirlo meglio.
✔ Evitate di caricarli di aspettative – Se un fratello maggiore aiuta il bambino con T21, va bene, ma non deve sentirsi obbligato a farlo. Il loro ruolo non è quello di piccoli educatori e meno che mai di caregiver ma di fratelli veri!
2. Maggiore attenzione ai fratelli adolescenti
L'adolescenza è già di per sé una fase complessa. Quando in famiglia c'è un bambino con T21, il rischio è che il fratello adolescente si senta ancora più diviso tra il desiderio di indipendenza e il senso di responsabilità.
⚠ Due situazioni comuni:
L’adolescente sente di doversi occupare troppo del fratello con T21 e inizia a vivere la famiglia come un peso.
L’adolescente si allontana emotivamente, rifiutando il suo ruolo, perché ha bisogno di spazio per costruire la propria identità.
Come aiutare i fratelli adolescenti?
✔ Dare libertà senza sensi di colpa – Hanno il diritto di avere il loro spazio, i loro amici, i loro interessi. Non devono sentirsi in dovere di essere sempre presenti.
✔ Ascoltare senza giudicare – Se dicono che si sentono stanchi, frustrati o arrabbiati, non significa che non vogliono bene al fratello con T21. Significa che hanno bisogno di elaborare il loro vissuto.
✔ Trovare momenti di connessione autentica – Non forzarli a "fare qualcosa per il fratello", ma creare occasioni in cui possano condividere qualcosa che li interessa entrambi, senza pressioni come andare vedere uno spettacolo, un concerto o una partita o ancora meglio fare dello sport insieme!.
3. Strategie pratiche per la gestione dei conflitti tra fratelli
Tutti i fratelli litigano. È normale. Ma quando c’è un bambino con T21, le dinamiche possono diventare più complesse.
Ecco alcune situazioni tipiche e come affrontarle:
🔹 Scenario 1: "Lui può fare tutto, io no!"
💬 "Non è giusto! Se io rispondo male, mi sgridate, ma lui può fare quello che vuole!"
✅ Strategia: Stabilire regole chiare per tutti. Se un comportamento non è accettabile per un fratello, non lo è nemmeno per il bambino con T21.
🔹 Scenario 2: "Non voglio giocare con lui, tanto non capisce!"
💬 "Non mi diverto a giocare con lui, è troppo lento!"
✅ Strategia: Proporre giochi cooperativi dove entrambi abbiano ruoli attivi e complementari.
🔹 Scenario 3: "Mi prende le mie cose e nessuno gli dice niente!"
💬 "Lui entra in camera mia e prende tutto, ma io non posso toccare le sue cose!"
✅ Strategia: Dare valore allo spazio e agli oggetti di tutti. Il bambino con T21 deve imparare il rispetto per le regole come gli altri.
Riassunto!
✔ 3 modi per bilanciare l’attenzione tra i figli
Creare momenti esclusivi con ciascun figlio.
Dare regole e responsabilità in modo equo.
Ascoltare le emozioni di tutti senza minimizzarle.
✔ 3 strategie per gestire i litigi
Stabilire regole chiare che valgano per tutti.
Usare giochi cooperativi per creare connessione.
Dare valore agli spazi personali di ciascun fratello.
✔ 3 attività per rafforzare il legame fraterno
Giochi di ruolo per sviluppare il linguaggio e la socialità.
Attività motorie per migliorare coordinazione e complicità.
Compiti condivisi in casa per favorire la collaborazione.
Un bambino con T21 porta sempre nuove sfide, ma anche la possibilità di sviluppare legami profondi e autentici. L'importante è non cadere nella trappola del favoritismo o delle aspettative troppo alte, ma costruire relazioni equilibrate, dove tutti si sentano valorizzati.
Un ultimo pensiero: ogni famiglia ha il suo equilibrio
Le strategie e i consigli di questa newsletter non sono regole fisse, né soluzioni universali. Ogni famiglia è unica, ogni bambino è diverso, e non sempre è facile applicare queste strategie nella vita di tutti i giorni. Ci saranno momenti in cui sembrerà impossibile trovare il giusto equilibrio, giorni in cui la stanchezza e le emozioni prenderanno il sopravvento, e va bene così.
L’obiettivo non è fare tutto “alla perfezione”, ma diventare più consapevoli delle dinamiche familiari e accorgersi di eventuali squilibri. Se a volte sembra che un figlio riceva più attenzioni degli altri, se i fratelli faticano a trovare il loro spazio, se i conflitti sembrano ingestibili, fermarsi e osservare è già un primo grande passo.
Ogni famiglia troverà il proprio modo per crescere insieme, costruendo un equilibrio che funzioni per tutti. E se qualcosa non va come previsto, non è un fallimento: è solo parte del percorso.
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A presto, carlo
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