Supera la paura di non essere all’altezza: Il tuo primo passo come guida straordinaria
LEZIONE 1
Ciao,
oggi inizia un percorso importante. Non è solo una masterclass via email: è il tuo momento per guardarti dentro, affrontare ciò che ti spaventa e scoprire quanto potenziale straordinario hai, sia per te stesso che per il tuo bambino.
Voglio partire da una verità fondamentale, anche se scomoda: la paura è una compagna di viaggio per tutti noi genitori. Non importa quanti libri leggiamo o quanti consigli riceviamo: la paura di non essere all’altezza, di non fare abbastanza o di sbagliare è sempre lì, a bussare alla porta. Per i genitori di bambini con trisomia 21, quella paura può sembrare ancora più grande, più profonda. Ma sai cosa? È proprio questa paura che può diventare il punto di partenza per la tua trasformazione.
La paura come bussola
La paura ci parla. Sì, sembra strano, ma è così. Ogni volta che ti senti sopraffatto o insicuro, chiediti: Cosa mi sta dicendo questa paura? Qual è il valore nascosto dietro di essa? Spesso, dietro ogni paura si nasconde qualcosa di prezioso: il tuo amore per tuo figlio, il desiderio di proteggerlo, la voglia di essere il meglio che puoi essere per lui.
Immagina la paura come una bussola: non è lì per fermarti, ma per indicarti una direzione. Non devi combatterla, devi ascoltarla. Devi chiederle: "Dove vuoi portarmi? Quale parte di me stai cercando di far emergere?"
Riflessione: Qual è la tua paura più grande?
Prenditi un momento per te. Tieni vicino carta e penna o apri una nota sul telefono. Rispondi a questa domanda: Qual è la paura più grande che provi come genitore?
Non giudicarti, non avere fretta. Scrivi tutto ciò che ti viene in mente, anche se sembra banale o ripetitivo. È il tuo spazio per essere onesto con te stesso. Potresti scoprire che quella paura ha una radice più profonda o che si ripete in diverse forme nella tua quotidianità.
Ad esempio:
"E se non riuscirò a capire davvero i suoi bisogni?"
"Sarò in grado di proteggerlo da un mondo che non sempre lo comprende?"
"Come posso essere un modello di forza quando mi sento perso io stesso?"
Una volta individuata la tua paura, chiediti: Cosa mi dice di ciò che conta davvero per me?
Una storia: La paura di Stefano
C'è un papà, Stefano, che ho avuto il piacere di conoscere qualche tempo fa. Quando ci siamo parlati per la prima volta, ricordo che aveva lo sguardo di chi sente sulle spalle un peso enorme. Mi disse con una sincerità disarmante:
"La mia paura più grande? Non essere abbastanza forte per mio figlio. Mi chiedo ogni giorno se sarò in grado di affrontare tutto quello che ci aspetta: la scuola, le terapie, gli sguardi della gente, le notti in cui mi sveglio pensando al suo futuro."
Lo ascoltavo e sentivo nelle sue parole qualcosa di familiare, qualcosa che tanti genitori provano ma raramente riescono a dire ad alta voce. Stefano si sentiva inadeguato, come se ogni difficoltà che incontravano fosse una prova da superare, un test che determinava se fosse un "buon padre" oppure no.
Ma ecco la cosa incredibile che ha scoperto Stefano lungo il suo percorso: la forza non è l'assenza di paura, ma la capacità di agire nonostante essa.
A un certo punto, ha smesso di combattere la paura come se fosse un nemico e ha iniziato a dialogare con lei. Ha smesso di chiedersi “Sarò abbastanza forte?” e ha iniziato a chiedersi:
"Cosa posso fare oggi, anche se piccolo, per esserci per mio figlio?"
Ed è così che, giorno dopo giorno, ha iniziato a trasformare la paura in azione. Non grandi gesti eroici, ma piccoli passi costanti:
✅ Ha iniziato a ritagliarsi ogni sera un momento speciale con suo figlio, solo per loro due.
✅ Ha smesso di giudicarsi per le cose che non riusciva a controllare.
✅ Ha chiesto aiuto quando ne aveva bisogno, senza più sentirsi "meno padre" per questo.
E alla fine ha capito una verità semplice, ma potente: non doveva essere perfetto, doveva solo essere presente.
Ed è proprio questa presenza, costante e sincera, che ha fatto la differenza. Non solo per lui, ma per suo figlio.
Un esercizio per te
Oggi voglio lasciarti con un esercizio semplice ma potente. Dopo aver identificato la tua paura, prova a fare questo passo:
Scrivi la tua paura in una frase breve: Es. "Ho paura di non essere in grado di aiutare mio figlio a crescere indipendente."
Riscrivila in una frase potenziante: Trasforma quella paura in un’opportunità. Es. "Sto imparando ogni giorno come aiutare mio figlio a crescere indipendente."
Ripeti questa frase a te stesso ogni mattina: Falle spazio nella tua mente, sostituendola ai pensieri limitanti.
➜ Troverai altri esercizi nel workbook che hai scaricato!
Condivisione: se ti va, parlami della tua paura
Se senti che gli esercizi esercizio ti hanno dato qualche spunto o se semplicemente vuoi condividere la tua riflessione, puoi scrivermi in privato a questo indirizzo email: carlo.ghiglietti@gmail.com. Sarò felice di leggere i tuoi pensieri, perché il tuo percorso è importante, e non sei solo.
Ogni grande viaggio inizia con un piccolo passo, e oggi hai fatto il primo. La prossima volta, parleremo di come scoprire e liberare il tuo potenziale come genitore, perché tutto ciò di cui tuo figlio ha bisogno è già dentro di te, anche se forse non lo vedi ancora.
Libri che ti possono aiutare:
"Sai osare. Genitori e figli alla conquista dell'autostima"
Questo manuale aiuta i genitori a cambiare prospettiva emotiva e, di conseguenza, a interpretare meglio il proprio ruolo, fornendo strumenti per rafforzare l'autostima sia dei genitori che dei figli.
"Quella maledetta paura di non essere all'altezza: Corso di autostima" di Raffaele Morelli
In questo libro, l'autore indica la via per superare la paura di non valere abbastanza e per ritrovare la stima di sé, offrendo lezioni ed esperienze pratiche per affrontare l'insicurezza.
Il link ai libri è in affiliazione
A presto,
Carlo
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"Oggi abbiamo iniziato a guardare in faccia la paura, a darle un nome e a capire che non è un nemico, ma una bussola. Nel prossimo passo del nostro percorso, parleremo di qualcosa di ancora più importante: il tuo potenziale. Scoprirai come guardare oltre i dubbi e le insicurezze per ritrovare dentro di te le risorse straordinarie che già possiedi. Sì, perché tutto ciò di cui tuo figlio ha bisogno – presenza, amore, forza – è già dentro di te, anche se a volte lo dimentichi. Ti guiderò a riscoprirlo e a renderlo una forza per te e per tuo figlio. A presto, e grazie per aver fatto questo primo passo insieme!"
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