Costruire un’alleanza con la scuola
Creare un ponte tra scuola e famiglia per un’educazione inclusiva
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In questo spazio troverai riflessioni e strumenti di coaching pensati per genitori di bambini con Trisomia 21.
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Oggi parliamo di un tema fondamentale per ogni genitore di un bambino con trisomia 21: il rapporto con la scuola. Creare un'alleanza con insegnanti e personale scolastico non solo facilita l'apprendimento, ma aiuta anche il bambino a sentirsi incluso e valorizzato. In questa newsletter troverai strategie pratiche per instaurare un dialogo efficace e costruire un ambiente scolastico accogliente e collaborativo.
Costruire un’alleanza con la scuola
Quando un bambino con trisomia 21 entra a scuola, la famiglia si trova di fronte a una sfida importante: creare un’alleanza con gli insegnanti e il personale scolastico affinché l’esperienza educativa sia davvero inclusiva e arricchente.
È un percorso che richiede comunicazione, collaborazione e una visione chiara di cosa significhi davvero inclusione. Non è un percorso facile, ma con la giusta mentalità e strumenti adeguati, è possibile rendere la scuola un luogo accogliente e stimolante per il proprio figlio.
Il punto di partenza: allearsi per il benessere del bambino
L'obiettivo principale di questa alleanza è semplice ma fondamentale: costruire un ambiente in cui il bambino possa crescere, apprendere e sentirsi parte del gruppo, attraverso un impegno condiviso tra scuola e famiglia. Questo significa che genitori e insegnanti devono lavorare fianco a fianco, condividendo informazioni, strategie e obiettivi per garantire un percorso educativo inclusivo e stimolante.
Un bambino che si sente incluso apprende meglio, è più motivato e sviluppa una maggiore autostima. Per questo motivo, è importante non solo adattare i metodi di insegnamento alle sue esigenze, ma anche garantire che ci sia un dialogo aperto e costruttivo tra genitori e docenti. Nessuno meglio di un genitore conosce il proprio figlio, ma gli insegnanti hanno strumenti e competenze educative che possono fare la differenza.
Esempio pratico: In una scuola materna, una mamma ha creato un quaderno di comunicazione con disegni e adesivi che il bambino utilizzava per esprimere emozioni e bisogni. Questo ha migliorato la comprensione reciproca con gli insegnanti e ha facilitato l’inclusione in classe.
Come favorire un dialogo efficace con la scuola
La comunicazione è tutto. Alcune strategie concrete per facilitare il dialogo sono:
Partecipare agli incontri scolastici con un atteggiamento propositivo per costruire un rapporto di fiducia con gli insegnanti.
Creare un diario di comunicazione condiviso tra casa e scuola per monitorare progressi e difficoltà in modo trasparente.
Organizzare momenti informali di confronto, come riunioni tra genitori e docenti, per favorire una collaborazione più fluida e costruttiva.
Proporre strumenti pratici: se la scuola lo permette, utilizzare gruppi WhatsApp o email per aggiornamenti veloci.
Riconoscere il lavoro degli insegnanti: ringraziare un docente per l’attenzione dedicata a un problema specifico può rafforzare il rapporto di fiducia.
L’approccio deve essere chiaro: siamo qui per trovare insieme la strada migliore per nostro figlio.
Il ruolo degli insegnanti e come sostenerli
A volte si pensa che l’inclusione sia un compito solo della scuola, ma la verità è che è una responsabilità condivisa.
Esempio pratico: In una scuola elementare, un gruppo di genitori ha collaborato con gli insegnanti per sviluppare un piano educativo più inclusivo per un bambino con trisomia 21. Attraverso incontri regolari e suggerimenti pratici, sono riusciti a creare un ambiente di apprendimento più adatto, migliorando anche la sensibilità e la partecipazione dei compagni di classe.
Gli insegnanti spesso gestiscono classi numerose e possono mancare di formazione specifica sulle neurodivergenze. Per questo, un genitore può diventare un punto di riferimento, non per dire agli insegnanti come fare il loro lavoro, ma per offrire supporto pratico:
Suggerire strategie che hanno funzionato a casa.
Segnalare materiali utili o proporre formazioni specifiche.
Condividere risorse didattiche, come video esplicativi o schede interattive, per aiutare gli insegnanti a sentirsi più sicuri nell'affrontare le esigenze educative del bambino.
Gestire i momenti di difficoltà: la via della mediazione
Può capitare che nascano disaccordi con gli insegnanti o con la direzione scolastica. Magari perché il piano didattico personalizzato non viene applicato come dovrebbe, o perché le aspettative sulla crescita del bambino non coincidono. In questi casi, la strategia più efficace è la mediazione.
Se necessario, si può coinvolgere un referente per l’inclusione scolastica o uno specialista esterno per facilitare il dialogo. Affrontare le difficoltà con uno spirito collaborativo, invece che conflittuale, spesso porta a risultati migliori.
Gli altri bambini: creare un ambiente accogliente e inclusivo
L’inclusione non riguarda solo il rapporto con gli insegnanti, ma anche con i compagni di classe. Le amicizie sono fondamentali per lo sviluppo sociale ed emotivo del bambino.
Si possono organizzare:
Attività scolastiche inclusive, come giochi di gruppo in cui tutti possano partecipare.
Momenti di sensibilizzazione, utilizzando storie e racconti per far conoscere la diversità.
Iniziative tra genitori, per promuovere la conoscenza reciproca e l’accoglienza.
Quando i bambini imparano fin da piccoli il valore dell’inclusione, cresceranno adulti più empatici e aperti.
Esempio pratico: In una scuola primaria, un'insegnante ha creato un progetto di "amico della settimana", in cui ogni bambino aveva l’opportunità di supportare un compagno con difficoltà, aiutandolo nelle attività di classe. Questo ha favorito la costruzione di legami autentici.
Costruire, non combattere!
Creare un’alleanza con la scuola non significa combattere per i diritti del proprio figlio come se fosse una battaglia, ma costruire ponti di comprensione e collaborazione. Ogni passo avanti, anche il più piccolo, è un segnale che il cambiamento è possibile e che insieme possiamo costruire un ambiente più inclusivo e accogliente.
Il ruolo del genitore è quello di essere una guida e un punto di riferimento, non solo per il proprio figlio ma anche per la scuola.
E tu?
Quali strategie hai trovato utili per collaborare con la scuola? Condividi la tua esperienza nei commenti o rispondendo a questa email!
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Checklist
Scarica qui in PDF la Checklist per la collaborazione con la scuola, uno strumento pratico pensato per facilitare il dialogo tra famiglia e insegnanti e garantire un ambiente scolastico inclusivo per tuo figlio.
Questa checklist ti aiuterà a:
✅ Prepararti prima dell’inizio dell’anno scolastico con tutte le informazioni e i documenti utili;
✅ Comunicare in modo efficace con gli insegnanti e monitorare i progressi del bambino;
✅ Condividere strategie pratiche per l’inclusione e il supporto in classe;
✅ Gestire eventuali difficoltà con un approccio collaborativo e costruttivo.
Scaricala e utilizzala come guida per costruire una solida alleanza con la scuola!
Compiti per la settimana
Da L’alleanza educativa. Scuola e famiglia insieme per il benessere dei bambini di Daniela Lucangeli e Paola Venuti:
«Un bambino non è mai solo nella sua crescita: ogni suo passo è influenzato dalle relazioni che lo circondano. Quando scuola e famiglia si ascoltano davvero, diventano un'unica voce capace di sostenerlo.»
Rifletti sul tuo ruolo nella collaborazione con la scuola.
Ti senti più un genitore che osserva, uno che partecipa attivamente o uno che cerca di creare nuove connessioni?
Facci caso, poi scrivilo sul tuo quaderno (..ce l’hai vero un quaderno del coaching? 😄1).
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Libri
Inclusione scolastica: domande e risposte. La normativa per genitori e insegnanti – Flavio Fogarolo, Giancarlo Onger. Un libro essenziale che spiega in modo chiaro come funziona l’inclusione nella scuola italiana, attraverso oltre 200 domande e risposte rivolte a docenti, dirigenti e genitori. È pensato proprio per genitori, insegnanti ed educatori, aiutandoli a dissipare dubbi pratici sulla normativa e a trovare soluzioni a casi concreti, fornendo un sostegno nel promuovere una scuola di qualità inclusiva
Scuola e famiglia. La costruzione dell’alleanza e la gestione della classe – Michela Fogliani. Questo libro si focalizza sulla collaborazione attiva tra scuola e famiglia come leva per migliorare la partecipazione e il successo formativo di tutti gli alunni. L’autrice offre riflessioni, casi pratici, domande guidate e strumenti operativi per aiutare gli insegnanti a costruire un’alleanza educativa solida con i genitori. Vengono affrontate le sfide quotidiane – dalla motivazione degli studenti al rendimento scolastico – mostrando come scuola e famiglia possano agire insieme per un ambiente scolastico più inclusivo.
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Se vuoi farmi sapere cosa ne pensi o se hai domande, suggerimenti sui temi da trattare, consigli e/o commenti di ogni tipo puoi contattarmi su Instagram o rispondere direttamente a questa e-mail.
Buona lettura e se hai qualche domanda o commento non esitare a scrivermi!
A presto, carlo
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Certo che ce l'hai! 😄 E se non lo hai ancora, è il momento perfetto per iniziarne uno.
Annotare riflessioni, emozioni e intuizioni ti aiuta a dare forma ai tuoi pensieri, individuare schemi ricorrenti e trasformare le esperienze in strumenti di crescita.
Quindi, prenditi qualche minuto e scrivi:
📌 Come vivi il tuo rapporto con la scuola di tuo figlio?
📌 Quali strategie funzionano meglio per te nella comunicazione con gli insegnanti?
📌 Cosa puoi fare questa settimana per migliorare questa collaborazione?
Ogni piccolo passo annotato diventa una traccia concreta del tuo percorso.